Spesso con fosforescente intendiamo quello che in realtà si chiama luminescente o fotoluminescenza, ovvero la capacità fisica di una sostanza, di un materiale, di un inchiostro, di una resina, di poter emanare fotoni di luce precedentemente assorbiti. Rientra tra i classici "effetti speciali" richiesti nel mercato sia della moda che della grafica. E' importante distinguere le due definizioni sopratutto quando abbiamo a che fare con le varie tecnologie grafiche.
Solitamente gli inchiostri luminescenti vengono utilizzati con lo scopo funzionale di poter vedere delle scritte anche al buio senza necessità di collegarla a qualche fonte di energia (batterie, pannelli solari...).
La quantità di luce che emanano e la loro durata è proporzionale all'esposizione precedentemente subita dalla fonte ed alla percentuale di pigmento presente nella base da stampa (solitamente si consiglia per un risultato ottimale da 300 a 500 gr/Kg, cioè dal 30 al 50%).
Grafco distribuisce due tipologie di pigmenti con granulomentrie diverse al fine di poter utilizzare questo pigmento anche su grafiche dai tratti sottili (fino ai 90 fili)*
Il pigmento è inorganico, pertanto è mescolabile con qualsiasi legante (all'acqua, a solvente, UV, plastisol) che permetta d'inglobare una polvere di natura con un peso specifico molto alto.
Il prodotto standard non è da considerarsi pericoloso ai sensi delle disposizioni di cui al regolamento (CE) 1272/2008 (CLP), ma a seguito della entrata in vigore del nuovo aggiornamento della EN71 / III del 2013 questo prodotto non può essere utilizzato per giocattoli e/o materiali che vanno a contatto con bambini e non rientra più nella normativa Oekotex.
* vi invitiamo a contattare il nostro reparto colorimentria per consigliarvi il prodotto più adatto.