La sostenibilità in Grafco è considerata una cosa seria e da molti anni tutte le decisioni del nostro reparto ricerca e sviluppo sono orientate a sviluppare inchiostri in base acquosa per serigrafia e inchiostri in base acqua per inkjet.
Entrambe queste tecnologie di stampa richiedono che gli inchiostri utilizzati abbiano delle ottime performance di stampabilità e stabilità in stoccaggio. Sviluppare questo tipo di prodotti ha richiesto da parte del nostro staff di ricerca e sviluppo, molto tempo in laboratorio per la selezione delle materie prime e l’utilizzo di specifiche strumentazioni per l'analisi dei prodotti. Il fine è quello di poter garantire l'ottimizzazione delle formule e la stabilità in stoccaggio del prodotto finito grazie ad un'ampia serie cicli di test.
Questo impegno nasce da una specifica richiesta dei nostri clienti che oramai da molti anni ci richiedono costantemente il minimo impatto ambientale dei nostri prodotti, la massima sicurezza nelle varie applicazioni ed infine il massimo rispetto della salute degli utilizzatori e stampatori.
Ecco alcuni esempi di inchiostri base acquosa:
Gli inchiostri all’acqua rispetto ai plastisol consentono un ridotto e in molti casi nullo livello di VOC (composti organici volatili) inoltre per la loro pulizia dai quadri non è richiesto l’utilizzo di alcun solvente di pulizia per serigrafia e dato che anche quest’ultimo, per evaporazione finisce nell’ambiente, il bilancio dell’impatto ambientale e la sostenibilità risulta alla fine, decisamente più vantaggioso per le aziende che utilizzano inchiostri a base acqua per serigrafia rispetto ai plastisol e tutto cio’ indipendentemente che questi ultimi siano con o senza ftalati o con o senza pvc .
Da anni assistiamo all’utilizzo diffuso degli inchiostri inkjet UV per la stampa digitale della pelle. Gli inchiostri UV e ancor piu’ gli inchiostri inkjet UV-Led per poter essiccare in frazioni di secondo sotto l’irraggiamento UV contengono delle sostanze dette foto-iniziatori particolarmente reattivi ed irritanti che possono, in alcuni casi, migrare dalla stampa inkjet alla cute di chi indossa i capi, generando reazioni allergiche e altri problemi di salute. Nelle concerie oramai si è scelto di utilizzare prodotti all’acqua come standard per la tintura e finitura della pelle e l’utilizzo di inchiostri all’acqua inkjet al fine di non introdurre alcuna sostanza problematica nel ciclo di produzione; per cui la pelle decorata con inchiostri inkjet in base acquosa può essere indossata senza alcun rischio per il cliente finale.
L’attenzione a ridurre il piu’ possibile l’inquinamento generato dal packaging e dagli imballaggi puntando a materiali che possano essere facilmente riciclati e/o riutilizzati come fibre di cellulosa, fibre di legno e biopolimeri rientra negli standard consolidati delle aziende che lavorano in questo settore oramai da diverso tempo. Ad oggi è evidente che molte tecnologie di decorazione basate su soluzioni tecniche molto performanti fino ad oggi come gli inchiostri UV e gli inchiostri a solvente hanno un pesante impatto nei processi di riciclo della carta per cui è forte la richiesta nel settore packaging e cartotecnica, di inchiostri in base acquosa che possano avere le massime performance di stampabilità, resistenza e contemporaneamente di biodegradabilità nel tempo e nei processi di riciclo.